IWASZKIEWICZ, Jaroslaw
Scrittore polacco, nato il 20 febbraio 1894 a Kalnik nell'Ucraina. Compiuti nel 1918 gli studî universitarî a Kiev, partecipò ai movimenti letterarî di avanguardia a Varsavia, e nel 1927 entrò nella carriera diplomatica.
Senza essere copiosa, la sua attività letteraria è molto varia; liriche: Oktostychy (1919), Dionizje (1922), Kasydy (1925), Ksiéga dnia i ksiéga nocy (Il libro del giorno e il libro della notte, 1929), Lato 1932 (L'estate 1932; 1933); drammi: Kochankowie z Werony (Gli amanti di Verona, 1928); racconti: Hilary, syn buchaltera (1923; H., le fils de comptable, trad. francese di M. Depmichault, Parigi 1925), Ksiéäyc wschodzi (La luna sorge, 1925), Zmowa méäczyzn (Intesa degli uomini, 1930), Panny z Wilka (Le ragazze di W., 1933), Czerwone tarcze (Scudi rossi, 1934). Ma anche i racconti sono soffusi di lirismo, e le liriche, al pari della prosa, ritraggono di preferenza, con ricchezza di variazioni, Paesaggi sentimentali (titolo di una raccolta di schizzi, Pejzaäe sentymentalne, 1926). E su tutti i motivi di cui è intessuta l'arte delicata ed eminentemente autobiografica dello I. sovrasta la nostalgia per la sua Ucraina, di cui, con i poeti romantici della scuola ucraina, egli è, in Polonia, il più felice evocatore.