DURYCH, Jaroslav
Scrittore cattolico boemo, nato a Hradec Králové il 2 dicembre 1886.
Pur essendo influenzato dall'ambiente di Josef Florian, non ne condivise il cattolicismo combattivo e violento, ma al suo amore per il Medioevo cristiano e le sue leggende fece da contrappeso la simpatia per il liberalismo moderno e un interesse vivo per l'arte contemporanea, anche per l'arte d'avanguardia. Grande fama gli procurò la raccolta di versi Panenky (Margheritine, 1923); tuttavia alla semplicità della sua ispirazione nuoce talvolta un tono eccessivamente "fanciullesco". Assai notevoli sono pure numerose sue impressioni di viaggio, specialmente quelle di Spagna (1929). Ancora da ricordarsi: il suo romanzo storico Bloudění (1929), "trilogia di Wallenstein", i suoi scritti minori: Zebrácké písně (Canti del mendicante, 1925), Kouzená lampa (La lampada magica, 1926), Čert a cikánka (Il diavolo e la zingara, 1927), ecc. Il D. è pure autore di saggi su problemi di estetica (Cesta umění, La via dell'arte, 1929; Essaye, 1931).