JANUS SECUNDUS
. Umanista olandese, nato a L'Aia riel 1511, morto a Tournai nel 1536. Figlio del presidente della Corte d'Olanda, Nicola Everaerts, si chiamò "Giovanni Secondo", forse per distinguersi dal fratello che portava lo stesso nome. Si dedicò agli studî umanistici e alla poesia latina in particolar modo, esercitandosi nello stesso tempo nella pittura, con molteplicità d'attitudini da autentico uomo del Rinascimento. Seguiti gli studî di diritto all'università di Bourges, alla morte del padre passò in Italia, e di lì alla corte di Carlo V, divenendo in seguito segretario di Giovanni Tavera, vescovo di Toledo. Ritornato nei Paesi Bassi, fu segretario di Giorgio d'Egmond, vescovo di Utrecht; e malgrado la sua giovanissima età stava per essere assunto come segretario dello stesso imperatore, quando morì.
Le sue poesie latine - elegie, epigrammi, odi, epistole in versi - e soprattutto le delicate liriche della raccolta dei Basia sono quanto di più personale e di moderno abbia prodotto la poesia umanistica.
Ediz.: Una prima parte di poesie apparve nel 1537, a cura del fratello. Opere complete, a cura di P. Scriverio, 1619; e di P. Borches, 1821. L'ed. migliore dei Basia, a cura di G. Ellinger, Berlino 1899.
Bibl.: G. Ellinger, Gesch. der neulat. Lyrik in den Niederlanden, Berlino-Lipsia 1933, pp. 28-85.