DOUSA, Janus (Johan van der Does, signore di Noordwijk, Langeveld e Kattendiike)
Uomo di stato ed umanista olandese, nato a Noordwiik il 5 dicembre 1545, morto all'Aia l'8 ottobre 1609. Studiò lettere e giurisprudenza nelle università di Lovanio, di Douai e di Parigí. Nel 1566 tornò in patria e abitò in un suo castello a Noordwijk, dove si dedicò agli studî. Non prima del 1568-69 si convertì al protestantesimo, ma restò sempre moderato e tollerante. Nel 1571 cominciò a prendere parte alla vita pubblica come delegato degli stati olandesi presso il re d'Inghilterra. Durante l'assedio di Leida nel 1574, ebbe al suo comando una compagnia del presidio e si distinse più volte. Quando, dopo la difesa vittoriosa, Leida ottenne come premio la fondazione dell'università, il D. era fra i promotori e ne fu nominato primo curatore. Nel 1585, dopo l'assassinio del principe d'Orange, fu nuovamente capo di una missione presso la corte d'Inghilterra per ottenere per l'Olanda l'appoggio della regina Elisabetta. In questo medesimo anno fu scelto successore di Hadrianus Junius come storiografo ufficiale ed archivista degli Stati d' Olanda. Nel 1591 fu eletto consigliere dell'Alto Tribunale per l'Olanda e la Zelanda e si trasferì all'Aia.
Nel 1588 pubblicò la Batavia del Junius e nel 1591, per la prima volta, la cronaca rimata di Melis Stoke (scritta tra il 1303 e 1305), che racconta le vicende storiche dell'antica contea. Importanti sono anche le sue opere filologiche, come i commentarî a Plauto, Orazio, Catullo, Tibullo. Fu anche editore di Sallustio e Petronio. Scrisse ottime poesie liriche, sia in latino (Epigrammata, -Eegia, Silvae, Odae) sia in volgare.