VASZARY, János
Pittore ungherese, nato a Kaposvár il 30 novembre 1867. Studiò a Monaco, ma il suo gusto si educò a Parigi, su Puvis de Chavannes, su Degas, e, più tardi, sui "fauves". Il suo stile si fonda dapprima sulla stilizzazione della linea non ornamentale ma sintetica, e sul senso della luce. Poi sempre più si libera e si complica, diventa sempre più espressione di un temperamento potente, e nel medesimo tempo capace di voci tenui e sensibili. La sua principale caratteristica è la pennellata franca, che impasta i colori (fino al 1920 circa) riccamente, assumendo quasi un rilievo plastico, pennellata che diventa poi leggiera, fluida, quasi acquarellistica. Il V. è uno dei più audaci innovatori della pittura ungherese, ed è maestro di tutta una generazione.
Bibl.: Lázár, J. V., Budapest 1923; Bálint, J. V., ivi 1927; Rabinovszky, in Éber-Gombosi, Müvészeti Lexikon, 1925; id., in Magyar Müvészet.