KÁDÁR, János
Uomo politico magiaro, nato a Kapoly (Somogy) il 25 maggio 1910. Operaio metallurgico, aderì giovanissimo al partito comunista, fu più volte arrestato ed ebbe una parte di rilievo nella resistenza durante la seconda guerra mondiale. Successo a L. Rajk (accusato di "titoismo") quale ministro dell'Interno nel 1948, fu costretto a dimettersi nel 1950 per analoghe accuse e fu confinato in un campo di concentramento. Dopo la morte di Stalin e il "nuovo corso" della politica magiara, riprese, sia pure ai margini, l'attività di partito. Scoppiata la rivolta a Budapest, prima che si delineasse la dura repressione sovietica K. il 25 ottobre sostituì E. Gerő quale primo segretario del partito, cercando di dominare la situazione. Entrò poi nel governo di I. Nagy ma se ne staccò e, il 4 novembre 1956, lo sostituì quale primo ministro, confermando con la sua stessa evoluzione politica e personale l'impossibilità, di fronte all'intervento sovietico, di adottare una linea mediana, di compromesso. Da allora ha mantenuto la politica ungherese su una linea di stretta fedeltà all'Uuione Sovietica, seguendone interamente le direttive.