VESELIS, Jānis
Scrittore lettone, nato a Nereta il 1° aprile 1896. Combattente nella prima guerra mondiale, fu ferito. Riprese le armi come partigiano nella lotta per la libertà nazionale, e soltanto dal 1921, stabilitosi a Riga, fu in grado di dedicarsi al lavoro letterario. Nel 1944 si rifugiò in Germania, emigrando poi successivamente negli Stati Uniti.
Fin dai primi suoi racconti, suggeriti dalle esperienze della guerra e pubblicati nel volume Pasaules dārdos (Nel fracasso del mondo, 1920), si rivelò un autentico narratore. Nelle successive raccolte di prosa, Liesma uz ūeṇiem (La fiamma sulle acque, 1921), Rēgi un cilvēki (Spettri e uomini, 1924), e Vilkači (Lupi mannari, 1925) cercò di armonizzare in sintesi gli elementi contrastanti della natura umana. Nel suo primo romanzo, Saules kapsēta (Il cimitero del sole, 1921), pone l'uomo di fronte alla invincibile forza della natura, mentre nel romanzo Enǧelis Ufirs (L'Angelo Ufir, 1924) ambientato nel clima delle lotte per l'indipendenza del paese, viene delineata l'ascesa graduale dell'uomo verso la perfetta armonia fra gli istinti e l'anima. Un mondo nuovo e sereno si apre nel romanzo Tīruma ëaudis (Gente dei campi, 1927), capolavoro del V., ove la vita del singolo è avvalorata come parte dell'ininterrotta esistenza umana. L'idealizzazione d'una vita serena, classicamente perfetta, caratterizza il romanzo Trĭs laimes (Tre fortune, 1929), ispirato al passato leggendario del popolo lettone. Stilisticamente è più interessante il romanzo Dienas krusts (La croce diurna, 1931) racconto serrato e dinamico, con personaggi di forte rilievo. Accanto ad altri romanzi: Cilvēku sacelšanās (La rivolta degli uomini 1934), Tērauda dvēsele (L'anima di acciaio, 1918), il V. scrisse favolose fantasie; Latvju Teiksmas (Leggende lettoni, 1943), e il romanzo eroico-leggendario Viesturs Varapoga (1952). Le sue poesie sono state pubblicate in raccolte più tardi: Dzīves vain???agi (Le corone della vita, 1942) e Staru būdā (Nella capanna dei raggi, 1947). Scrisse una tragedia, Jumis (1931), e saggi letterarî Rakstnieku sejas (Il volto degli scrittori, 1938).
Bibl.: L. Bērzinš, Latviešu literaturas vēsture, Riga 1936; A. Švābe, nella Latvju Enciklopedija, Stoccolma 1954; E. Blese, Storia della letteratura lettone, in Storia delle letterature baltiche a cura di G. Devoto, Milano 1957.