AKURATERS, Jānis
Poeta e novelliere lettone molto popolare, nato nel 1871. Combattivo spirito romantico, ha portato, come la maggior parte degli scrittori lettoni, la sua combattività dal campo politico, in cui questa si è dapprima esercitata, nel campo estetico contro le tendenze materialiste e socialiste. La sua poesia è ricca di emotività, in una forma delicata e ritmicamente vibrante con effetti di grande bellezza. È anche scrittore teatrale. Uno dei suoi ultimi drammi ha come protagonista Kaupo, re dei Livi, che si reca a Roma per convertirsi al cristianesimo. È una forte rievocazione della Lettonia del sec. XIII. Tra le opere, in prosa poetica, è da rilevare L'estate di un giovane operaio.
Opere: tradotte in ingl.: The Builders of New Rome and other Lettish Tales, da L. A. Marshall, Londra 1924; in ted.: Lettische Lyrik: eine Anthologie, da E. Eckardt-Skalberg, Riga s. a.; Novellen, da S. Mauring, Riga s. a.