WINTER, Jan Willem van
Ammiraglio olandese, nato a Kampen nel 1750, morto a Parigi il 2 giugno 1812. Entrato giovanissimo in marina, si distinse presto per volontà, coraggio e intelligenza; aveva già raggiunto il grado di tenente quando scoppiò nel suo paese la rivoluzione (1787) ed egli, chi apparteneva al partito dei "patrioti", fu costretto a riparare in Francia. Qui dedicò ogni sua energia alla causa della rivoluzione francese, prese parte alle campagne del 1792 e del 1793, e fu nominato, per i suoi eccezionali meriti, brigadiere generale. Ritornò in Olanda nel 1795, allorché le armate francesi si volsero verso quelle terre; fu incaricato della riorganizzazione della marina militare olandese e, nel 1796, fu nominato viceammiraglio e comandante in capo della flotta. Un anno appresso, l'11 ottobre 1797, il W., che pur riteneva inopportuno uno scontro in forze, dovette affrontare a Camperdown la flotta inglese comandata dall'ammiraglio A. Duncan. La battaglia durò a lungo, e fu combattuta con accanimento da ambe le parti: ma le forze inglesi, superiori in potenza, finirono col prevalere; 11 navi olandesi su sedici furono catturate dagli Inglesi; lo stesso W. fu fatto prigioniero. Rimase in Inghilterra un paio di mesi, e quindi fu liberato. Giudicato da una corte marziale, fu assolto, e la corte stessa dichiarò che egli aveva tenuto alto l'onore della bandiera olandese. Ambasciatore d'Olanda a Parigi dal 1798 al 1802, W. fu poi ancora una volta designato a comandare l'armata. La sua opera in Mediterraneo contro i pirati e nei negoziati della pace col governo tripolino fu degna di lode. Fu confidente di Luigi Bonaparte, quando questi regnò in Olanda, e di Napoleone: il primo lo creò conte di . Huessen e gli affidò il comando delle forze di terra e di mare; il secondo gli concesse la gran croce della Legion d'onore, lo nominò ispettore delle coste del nord, e nel 1811 lo mise a capo della flotta di Texel. Poco dopo W. si ammalò e, ritornato a Parigi, morì dopo breve malattia. Ebbe splendidi funerali e fu sepolto nel Panthéon.