BEERS, Jan van
Poeta fiammingo, nato ad Anversa nel 1821, morto nel 1888. Professore di scuole medie, ebbe una certa parte nel movimento fiammingo liberale. Compose quattro volumi di versi: Jongelingsdroomen (Sogni di gioventù, 1853), Levensbeelden (Immagini della vita, 1859), Gevoel en Leven (Il sentimento e la vita, 1869) e Rijzende Bladen (Foglie cadenti, 1884). Le date, sempre più distanti l'una dall'altra, delle sue pubblicazioni, sono anch'esse un segno della sua sempre maggiore preoccupazione per la forma. La prima raccolta è ispirata ancora a un vago sentimentalismo romantico; nelle sue seguenti, le migliori, che contengono specialmente racconti poetici ispirati alla vita degli umili, si rivela la personalità vera del poeta. L'opera degli ultimi anni lascia gran posto alla riflessione filosofica.
L'opera di van Beers nella storia della poesia fiamminga significa l'inizio, alla fine del periodo romantico, di uno stile realista controllato da un gusto delicato. Van Beers seppe esser semplice e popolare con distinzione.