Maresciallo dell'Impero (castello di Tilly, Brabante, 1559 - Ingolstadt 1632). Servì nell'esercito spagnolo, quindi in quello imperiale e combatté in Ungheria (1600) contro i Turchi. Nominato feldmaresciallo della Lega cattolica, allo scoppio della guerra dei Trent'anni vinse la battaglia della Montagna Bianca (1620), fece la campagna del 1621 contro il conte Peter Ernst II di Mansfeld. Battuto (1622) da Giorgio Federico margravio di Baden-Durlach, lo batté a sua volta a Wimpfen; trionfò in seguito su Cristiano di Brunswick a Höchst, quindi s'impadronì di Heidelberg, Mannheim e Frankenthal. Dopo la vittoria decisiva di Stadtlohn, si occupò attivamente della restituzione alla Chiesa cattolica dei vescovati e dei monasteri protestanti; vinse a Lutter (1626) il re Cristiano di Danimarca, conquistando lo Schleswig-Holstein e lo Jütland e costringendo il re a sottoscrivere la pace di Lubecca (1629). L'anno dopo sostituì Wallenstein nel comando supremo delle armate dell'imperatore Ferdinando II d'Asburgo e intraprese nella Germania del nord una campagna per assicurare l'esecuzione dell'Editto di restituzione; prese Magdeburgo e devastò la Sassonia, ma fu sconfitto (1631) a Breitenfeld da Gustavo Adolfo e ferito in combattimento. Di nuovo battuto nella difesa del passaggio del Lech (1632), morì in conseguenza delle ferite.