SWAMMERDAM, Jan
Naturalista, nato ad Amsterdam il 12 febbraio 1637, morto ivi il 17 febbraio 1680. Figlio di un farmacista di Amsterdam, aiutò il padre nel raccogliere e ordinare i materiali del museo di curiosità naturali ch'esso possedeva, e si recò indi a Leida (1661) a studiare medicina, laureandosi nel 1667. Visitò poi Parigi. In seguito, stretto dalle necessità materiali e amareggiato da una polemica con R. de Graaf sulla priorità di alcune scoperte, cadde in preda al fanatismo religioso, soprattutto sotto l'influenza di Antoinette Bourignon. Distrusse i manoscritti di alcune sue opere, e finì pazzo.
Ricercatore attento e pazientissimo, lo Sw. raggiunse una singolare perizia nel dissecare i minuti animali, valendosi di scalpelli sottilissimi, e nell'iniettarne gli organi cavi per mezzo di finissime cannule di vetro. Si dedicò soprattutto allo studio dell'anatomia e della biologia degl'Insetti, raggiungendo risultati eccellenti, che ancora il Cuvier giudicava insuperati. Di ritorno da Parigi pubblicò Algemeene Verhandeling van bloedloose diertjens (Trattato generale degli animaletti privi di sangue, Utrecht 1669; tradotto in latino col titolo Historia insectorum generalis, Leida 1685, Utrecht 1693), dove descrive egregiamente e illustra con ottime incisioni l'anatomia e le metamorfosi di molti Insetti e Crostacei inferiori. Propone anche una classificazione basata sul modo di sviluppo, che adombra a grandi linee quelle moderne. Un altro pregevolissimo contributo all'anatomia degli Insetti pubblicò più tardi, con la descrizione della larva e dell'adulto dell'Efemera (Ephemerae vita of afbeeldingh van smenschen leven, ecc., Amsterdam 1675). La massima parte dei suoi lavori però vide la luce soltanto molti anni dopo la sua morte, essendo stata raccolta e pubblicata da H. Boerhaave, col titolo di Bijbel der Natuure (Biblia naturae, Leida 1737-38). Quest'opera raccoglie un'ingente quantità di preziosi contributi all'anatomia di molti piccoli animali, specialmente Insetti, Crostacei Entomostrachi, girini, ecc. e contiene anche osservazioni sulle piante (v'è, fra l'altro, la prima figura degli sporangi delle felci) dimostrando l'eccellente spirito di osservazione dell'autore, la perfezione della sua tecnica e la prodigiosa intensità del lavoro a cui si sottopose nei brevi anni in cui durò la sua attività scientifica. I contributi dello Sw. all'entomologia lo fanno giustamente considerare come uno dei fondatori di questa disciplina e uno dei più grandi microscopisti del '600. La sua dissertazione, sostenuta all'università di Leida: Tractatus physico-anatomico-medicus de respiratione usuque pulmonum (Leida 1667, 1677, 1679, 1738, Amsterdam 1927) arreca importanti contributi alla conoscenza della respirazione; allo Sw. va pure il merito di aver dimostrato che i muscoli durante la contrazione cambiano di forma ma non di volume, riconoscendo così che nessuna sostanza penetra nei muscoli che si contraggono. Per quanto riguarda lo sviluppo degli organismi, fu uno dei primi formulatori della teoria della preformazione (v. embriologia). Scrisse, inoltre, Miraculum naturae seu uteri muliebris fabrica (Leida 1672); e fu uno degli autori delle Observationes anatomicae selectiores, editae a collegio medico privato Amstelodamensi.
Bibl.: R. Sinia, J. S. in de lijst van zijn tijd, 1878; B. J. Stokvis, Redevoering ter herdenking van den 200 jarige sterfdag van J. S., 1880; E. Nordenskjöld, Geschichte der Biologie, Jena 1925.