Musicista (Deventer o Amsterdam 1562 - Amsterdam 1621), successe (1577 circa) al padre Pieter Swybertszoon (m. 1573), del quale fu probabilmente allievo, come organista della Oude Kerk di Amsterdam. Diventò presto celebre quale virtuoso d'organo e di clavicembalo. Compose molta musica (in gran parte pubblicata postuma), sia nel genere vocale sia nello strumentale, dalla quale emergono quattro libri di salmi davidici, musiche sacre e profane a più voci e soprattutto numerose pagine per organo o cembalo: fantasie, toccate, variazioni, ecc. In queste pagine troviamo alcuni degli elementi fondamentali della scrittura secentesca per tastiera: un forte avviamento al fugato, un sicuro intuito delle risorse di un dato canto ai fini della variazione, un accorto procedimento modulatorio, venato spesso di cromatismo. A S. fecero capo, infatti, non solo le scuole olandesi, ma anche le tedesche fino all'affermarsi di G. Frescobaldi.