Scrittore nederlandese (Leeuwarden 1898 - Hilversum 1936). Viaggiò come medico di bordo in Estremo Oriente, Sudamerica, Sudafrica, soggiornando più volte in Francia e Spagna. Nel 1933 si stabilì a Tangeri, rientrando in patria pochi mesi prima della morte. Collaboratore di varie riviste letterarie, tra cui Forum di E. Du Perron, esordì con la raccolta di versi Archipel ("Arcipelago", 1923), cui seguirono le poesie in francese di Clair-obscur (1927), Eldorado (1928), Fleurs de marécage (1929), influenzate da Rimbaud e Corbière, Yoeng poe tsjoeng ("Di nessuna utilità", 1930), che accoglie rielaborazioni di poesie cinesi, Soleares (1933), ispirata alla poesia spagnola e portoghese, e infine Een eerlijk zeemansgraf ("Un'onesta tomba da marinaio", 1935). L'esordio narrativo di S. avvenne nel 1930 con le raccolte di novelle Het lente-eiland ("L'isola della primavera") e Schuim en asch (trad. it. Schiuma e cenere, 1994), seguite dai romanzi Het verboden rijk ("Il regno proibito", 1932), incentrato sulla figura di L. Camões, Het leven op aarde ("La vita sulla terra", 1934) e De opstand van Guadalajara ("La rivolta di G.", post., 1937). Spirito inquieto, insofferente di ogni convenzione, letteraria come sociale, S. ha riflesso nella sua opera la ricerca dell'avventura e la nostalgia di orizzonti e tempi lontani.