DRDA, Jan
Scrittore cèco, nato il 4 aprile 1915 a Přibram. È la personalità più significativa di quella generazione che entrò nella letteratura boema sul finire della prima repubblica.
Grande successo ebbe il suo primo romanzo Městečko na dlani (La cittadina sul palmo, 1930) che nella vena inaridita delle narrazioni villereccie e borghesi immise un nuovo senso della realtà frammista alla favola. Su un piano psicologico è invece impostato il romanzo Živá voda (Acqua viva, 1941), biografia d'un giovane scultore condotta con tendenze ad un naturalismo che ricorda Čapek-Chod. Putování Petra Sedmilháře (Il vagabondaggio di Petr Sedmilhař, 1943) fonde elementi delle bravate di Mřnchhausen e di Don Chisciotte. Le giornate della rivoluzione praghese del maggio 1945 hanno ispirato a Drda i racconti di Němá barikada (Barricata muta, 1947). Tra i suoi drammi vanno citati Yakož i my odpouštíme (Come noi li rimettiamo, 1941) di ambiente minerario, e la recente allegra favola Hrátky s čertem (Chiacchiere col diavolo).