Smuts, Jan Christiaan
Militare e uomo politico sudafricano (Bovenplaats, colonia del Capo, 1870-presso Pretoria 1950). Di origine olandese, ma cittadino inglese, divenne dal 1899 consigliere giuridico del presidente del Transvaal S.J. Kruger, partecipando alla guerra angloboera (1899-1902). Dopo la sconfitta fu al fianco del generale Botha per preparare l’Unione sudafricana e installare il nuovo regime di dominion, in collaborazione con gli inglesi. Ministro degli Interni (1910) e della Difesa (1912 e 1915), durante la Prima guerra mondiale partecipò con Botha alla conquista delle colonie tedesche. Divenuto primo ministro (1919) e primo delegato del Sudafrica alla conferenza della pace, ottenne per il suo Paese un mandato sull’Africa del Sud-Ovest tedesca. Con il trionfo (1924) del partito nazionalista del generale Hertzog, S. lasciò il governo; dopo avere accettato la fusione del suo partito con quello del suo avversario (1934), con il nome di Partito unito, S., contrario alla neutralità nel conflitto anglotedesco, ruppe l’accordo (1939), batté per pochi voti Hertzog e fece aderire il Sudafrica alla dichiarazione di guerra. Di nuovo premier (1939), nel 1941 fu nominato maresciallo dell’esercito britannico. All’interno S. perseguì una politica d’intesa fra boeri e inglesi, che poggiava sul mantenimento della segregazione razziale nei confronti dei neri, dei meticci e degli indiani. Con la vittoria (1948) del partito nazionalista di D.F. Malan, lasciò il potere.