CAMPERT, Jan
Poeta olandese, nato a Spijkenisse il 15 agosto 1902, morto a Neuengamme (Germania) il 12 gennaio 1943. La sua poesia De achttien dooden ("I diciotto morti"), stampata alla macchia nel 1943 durante la Resistenza, ebbe subito larga diffusione. Nella forma d'una ballata popolare il poeta esprime l'amore patrio, l'attaccamento alla famiglia e alla libertà dei 18 patriotti olandesi, che furono fucilati il 5 marzo 1941 dai Tedeschi. C. morì in prigionia nel Lager di Neuengamme.
Ha scritto diversi volumi di poesie: Het verliefde hart "Il cuore innamorato", 1928), Sonnetten voor Cynara ("Sonetti per C.", 1942), alcuni drammi gialli in collaborazione, e romanzi: Die in het donker ("Quelli nel buio", 1935), Wier ("Alghe", 1935). Le sue poesie, melodiose e meditative, sono state raccolte in Verzamelde gedichten (1947).
Bibl.: H. G. Hoekstra, Over Jan Campert, 1947.