Uomo di stato ed economista inglese (Ratho, Midlothian, 1759 - castello di Thirlestane, Berwickshire, 1839); membro della camera dei Comuni (1780-89), poi (1790-95) di quella dei Lord, appoggiò l'azione di Fox e si oppose costantemente alla politica del governo tory; con l'avvento dei whigs al potere (1806) fu creato pari col titolo di barone di Thirlestane, lord custode del gran sigillo di Scozia, membro del Consiglio privato; si dimise, con la caduta di lord Grenville (1807), ma seguitò a partecipare alla vita attiva come capo del partito whig scozzese, fino a che (1821) passò al partito tory. Nell'ambito degli studî economici sono note le sue teorie sul valore e sulla funzione del capitale nella produzione; fu tra i primi a sottolineare l'importanza della domanda aggregata e di uno sviluppo equilibrato nei settori agricolo ed industriale per la crescita economica di una nazione. Tra le opere: Inquiry into the nature and origin of public wealth, ecc. (1804), in vivace opposizione a D. Ricardo; The depreciation of the paper-currency of Great Britain proved (1812) e Three letters to the duke of Wellington ecc. (1829), contro la redenzione del debito pubblico.