GARVIN, James Louis
Giornalista, nato di famiglia cattolica irlandese a Birkenhead il 12 aprile 1868, morto a Beaconsfield il 23 gennaio 1947, raro esempio di autodidatta divenuto in Gran Bretagna scrittore e giornalista principe: una forza, massime nel ventennio fra le due guerre. Dopo il tirocinio provinciale al Newcastle Chronicle, entrò nel 1899 al Daily Telegraph e promosse da allora e divise le fortune del partito conservatore. Ardentissimo seguace di Parnell, nella sua giovinezza, e propugnatore dell'indipendenza irlandese, quindi paladino di Joseph Chamberlain (alla cui biografia, rimasta in tronco al 1900, dedicò, fra il 1931 e il 1935, tre grossi volumi); dal 1908 al 1942 direttore dell'Observer, da cui si distaccò per disaccordi col proprietario del giornale, Lord Astor, nel giudicare la politica dell'amico suo Winston Churchill; direttore (1926-1929) della quattordicesima edizione dell'Encyclopaedia Britannica, ove non volle far parola di sé, Garvin rispecchiò nella sua stessa esistenza i programmi e l'azione del suo partito. Ostile alla pace di Versaglia, favorì la riconciliazione con la Germania in funzione antirussa. Condonò a Mussolini l'invasione dell'Abissinia e la distruzione del sistema ginevrino, pur di averlo alleato contro Hitler o il bolscevismo od entrambi. Quindi, non ancora finita la seconda Guerra mondiale, il G. si fece critico acerbo dell'URSS all'esterno e del laburismo all'interno.
Bibl.: K. Garvin, J. L. Garvin, a memoir, Londra 1948.