Geologo (Edimburgo 1726 - ivi 1797). Compiuti i suoi studî tra Edimburgo, Parigi e Leida ove si addottorò in medicina (1749), proprietario terriero interessato al miglioramento dell'agricoltura, e, altresì, alla chimica, H. giunse solo in un secondo momento alla geologia. È considerato il principale rappresentante del vulcanismo. Nella sua Theory of the Earth, or an investigation of the laws observable in the composition, dissolution and restoration of land upon the globe, letta nel 1785 e pubblicata nel 1788 (ed. ampliata nel 1795 in due volumi; un terzo volume uscì postumo nel 1899), H., sostenendo l'uniformità delle cause geologiche, distinse quattro fasi, cicliche, nella storia della Terra: una prima fase in cui la Terra è consumata dall'erosione, una seconda in cui i materiali prodotti dall'erosione si depositano in strati sul fondo del mare, una terza in cui tali materiali si consolidano (per il calore proveniente dal centro della Terra e per la pressione), infine una quarta in cui la forza stessa del calore solleva e squarcia i sedimenti che danno luogo a nuove masse continentali. I continenti attuali sono solo formazioni transitorie nell'immensità del tempo geologico. Le idee di H., divulgate dall'Illustrations of the huttonian theory of the Earth (1802) di J. Playfeir, ebbero un riconosciuto e importante ruolo nella composizione dei Principles of geology (1830-33) di Ch. Lyell.