THOMAS, James Havard
Scultore, nato a Bristol il 22 dicembre 1854, morto a Londra il 6 giugno 1921. Di genitori originari del Galles, studiò dapprima alla scuola d'arte di Bristol poi a South Kensington, e finalmente all'École des Beaux-Arts di Parigi, col Cavelier. Dopo aver lavorato per alcuni anni a Londra, nel 1889 venne in Italia, risiedendo per 17 anni a Capri e nel Mezzogiorno dove studiò la vita dei contadini, foggiandosi intanto un suo sistema, mediante il quale poteva determinare con precisione il rapporto tra due punti qualsiasi del suo soggetto. L'accuratezza della sua plastica, sia nel rilievo sia nel bassorilievo, è notevole; ma il Th. non fu soltanto un tecnico, e le sue opere mostrano sempre come egli interpretasse con sentimento il soggetto.
Al ritorno in Inghilterra nel 1906 la sua statua di Licida, ora nella Tate Gallery, fu respinta dalla Royal Academy; ma egli, con la protezione di intelligenti amatori, la poté esporre alla mostra franco-britannica del 1908. Altre opere dovute al suo scalpello sono: i monumenti pubblici di Samuele Morley a Nottingham, di W. E. Forster a Bradford, e di Edmondo Burke a Bristol.
Nel 1907 fece una mostra personale alla Carfax Gallery e nel 1911 fu nominato professore di scultura alla cattedra Slade nell'università di Londra. Poté così esercitare un influsso decisivo sulla generazione seguente di scultori.
Bibl.: The Times, 8 giugno 1921; Burlington Magazine, XXXIX (1921), p. 49; W. Kineton Parkes, The art of carwed Sculpture, Londra 1931.