THURBER, James Grover
Umorista americano, nato a colombus, Ohio, l'8 dicembre 1894, morto il 2 novembre 1961. Compiuti i suoi studî in una università del Middle West, iniziò il suo apprendistato letterario come giornalista nel Columbus Evening Dispatch. Nel 1925-26 fu in Francia quale reporter delle edizioni europee del Chicago Tribune e del New York Evening Post. Nel 1927 iniziò la sua collaborazione, che doveva durare oltre 20 anni, alla rivista New Yorker, a quel tempo appena affermata, ma che sarebbe diventata una delle più raffinate pubblicazioni d'America. L'atmosfera della redazione, nutrita dallo spirito critico del suo direttore, Harold W. Ross, favorì il maturarsi delle tendenze letterarie di Th. verso un'espressione umoristico-satirica.
Le creazioni letterarie di Th. non si distaccano mai dalla forma breve del racconto, dello sketch, dell'aneddoto, e rispecchiano costantemente il gusto del giornalista di guardare da vicino le vicende umane. Una prima fase dell'opera è caratterizzata da un umorismo ingegnoso, scintillante ma alquanto meccanico quale lo ritroviamo in uno dei suoi libri più noti: My life and hard times. La seconda fase che va dagli anni precedenti alla seconda guerra mondiale fino a circa il 1956, si riconosce per una vena umoristica, molto più amara, del tipo di quella di un Ring Lardner. L'opera di questo periodo è tutta pervasa di un'ironia che spesso diventa satira diretta contro la società: ad essa appartengono gli scritti migliori: Fables for our times, My world and welcome to it. Negli ultimi anni la vena umoristica dello scrittore si abbandona a toni più sentimentali rivolgendosi a un mondo più concreto, e si esprime soprattutto in racconti autobiografici, reminiscenze nostalgiche, ritratti di persone ormai scomparse: (Thurber album, The years with Ross). Th. si occupò anche di teatro, scrisse infatti un dramma in collaborazione con Elliott Nugent. The Male Animal, e adattò per le scene di Broadway una delle sue raccolte più significative, The Thurber Carnival. Apprezzatissimo come scritore umoristico, Th. riscosse un grande successo anche come disegnatore: le sue vignette come i suoi racconti si popolano di una folla di esseri amorfi che si dibattono in situazioni irresistibilmente comiche rivelando allo stesso tempo il vuoto profondo che li circonda. Lo humour di Th. va al di là di un divertimento superficiale, esso - secondo T. S. Eliot - "è anche un modo per dire qualcosa di serio. Alla base di esso c'è una critica alla vita".
Opere, pubbl. a New York (tranne le ultime due): Is Sex necessary? (in coll. con E. B. White), 1929; The owl in the attic, 1931; My life and hard times, 1933; The middle-aged man on the flying trapeze, 1935; Let your mind alone, 1937; The Seal in the bedroom and other predicaments, 1939; Fables for our time and famous poems illustrated, 1940; The Male Animal (in collab. con Elliot Nugent), 1940; My world and welcome to it, 1942; Many moons, 1943; Thurber's men, women and dogs, 1943; The great Quillow, 1944; The Thurber Carnival, 1952; The white dear, 1952; The beast in me and other animals, 1948; The 13 clocks, 1952; The Thurber album, 1952; Thurber country, 1953; Thurber dogs, 1955; Further fables for our time, 1955; Alarms and diversions, 1957; The wonderful O. 1957; The years with Ross, Boston-Toronto, 1959; Lanterns and Lances, Londra 1961.
Bibl.: Robert H. Elias, J. Th.: The primitive, the innocent, and the individual, in The American scholar (estate 1958), pp. 355-363; O. Friedrich, J. Th. A critical study, in Discovery, 1955, pp. 158-192.