BLAINE, James Gillespie
Uomo politico americano, nato a West Brownsville (Pennsylvania) il 31 gennaio 1830, morto a Washington il 27 gennaio 1893. Dopo alcuni anni dedicati all'insegnamento, allo studio delle leggi e al giornalismo, fu eletto membro della legislatura statale del Maine (1858), come repubblicano. Eletto alla Camera dei rappresentanti federali nel 1863, vi rimase fino al 1876 e ne fu tre volte presidente. Prese parte attiva alle discussioni sulla nuova sistemazione degli stati del sud dopo la guerra di secessione.Si oppose con buon successo al progetto di rimborsare in carta deprezzata (greenbacks) i debiti contratti in moneta buona, e ottenne dalla Gran Bretagna la conclusione di un trattato, in base al quale i cittadini nati e quelli divenuti tali per naturalizzazione furono posti su piede di eguaglianza.
Il B. tentò, ma invano, di farsi nominare candidato repubblicano per l'elezione presidenziale del 1876. Fu però eletto senatore, e in senato condusse una campagna contro l'inflazione mediante la moneta d'argento deprezzata e un'altra a favore dei sussidi alla marina mercantile come complemento al protezionismo doganale. All'elezione presidenziale fu candidato del partito repubblicano, ma la scelta cadde invece su James A. Garfield, che fu poi eletto e nominò il B. segretario di stato (ministro degli Esteri). Durante la sua permanenza in carica, al fine di rinforzare i legami fra i varî stati del continente americano, promosse un congresso panamericano, che per allora non ebbe seguito. Fu il primo uomo politico americano a sostenere che un eventuale canale fra l'Atlantico e il Pacifico dovesse essere posto sotto l'esclusivo controllo degli Stati Uniti. In seguito all'assassinio di Garfield e all'assunzione alla presidenza del vicepresidente Chester Arthur, il B. si dimise. Fu nominato candidato repubblicano all'elezione presidenziale del 1884, ma fu battuto per pochi voti a causa della sua pretesa ostilità ai cattolici. Eletto presidente il Harrison nel 1888, il B. fu di nuovo segretario di stato, e questa volta poté riunire il congresso panamericano, al quale presiedette per cinque mesi. Le principali proposte del congresso furono la reciprocità commerciale, una ferrovia transcontinentale e l'arbitrato obbligatorio; in base a quest'ultima proposta il B. concluse varî trattati d'arbitrato con diversi stati dell'America latina. Sostenne energicamente i diritti americani su Samoa. Si dimise il 4 giugno 1892.
Fu uomo di grande abilità politica e polemica, e godette immensa autorità nel suo partito che dominò per oltre venti anni. Scrisse un brillante studio sulla vita politica americana, Twenty Years of Congress (1884-86).
Bibl.: M. A. Dodge, Biography of James G. Blaine, Norwich (Connecticut) 1895; C. E. Stanwood, James G. Blaine, Boston 1905.