Owens, James Cleveland (Jesse)
USA • Danville (Alabama), 12 settembre 1913-Tucson (Arizona), 31 marzo 1980 • Specialità: Velocità, Salto in lungo
Chiamato 'Jesse' dalla pronuncia in inglese delle lettere iniziali dei suoi due nomi, J.C., è stato uno dei più famosi atleti della storia dello sport. Figlio di un bracciante, con nove tra fratelli e sorelle, a 9 anni si trasferì con la famiglia dall'Alabama in Ohio. Quando frequentava la high school l'allenatore Charles Riley ne intuì per primo lo straordinario talento. Alla fine della scuola era già capace di saltare in lungo 7,60 m, di correre le 100 yards in 9,4″ e le 220 yards in rettilineo in 20,7″, e 27 università gli offrirono una borsa di studio. Scelse l'Ohio university di Cleveland dove trovò un tecnico di valore come Larry Snyder. Entrò nella leggenda come protagonista assoluto di due eventi sportivi. Il 25 maggio 1935 ad Ann Arbor, nel Michigan, nel giro di 45′ eguagliò un primato del mondo e ne migliorò altri tre. Alle 15,15 corse le 100 yards in 9,4″ (record eguagliato), alle 15,25 effettuò un solo salto in lungo raggiungendo gli 8,13 m (questo primato sarebbe durato venticinque anni), alle 15,45 corse le 220 yards in rettilineo in 20,3″ e alle 16,00 le 220 yards con ostacoli, sempre in rettilineo, in 22,6″. Poiché i tempi sulle 220 yards valevano anche per le distanze metriche, Owens in effetti migliorò cinque primati del mondo. Fu il suo 'giorno dei giorni', che anticipò di un anno la sua 'settimana d'oro'. Si presentò a Berlino, nell'agosto del 1936, dopo che in giugno aveva corso, primo al mondo, i 100 m in 10,2″. In Germania scese in gara 12 volte e alla fine vinse quattro medaglie d'oro: nei 100 m, nei 200 m, nel salto in lungo e nella staffetta 4x100 m. Diventato 'l'antilope d'ebano', al suo ritorno a Cleveland ebbe un'accoglienza trionfale; più fredda ‒ in genere ‒ si mostrò l'America 'bianca', che assegnò il premio per il miglior atleta dell'anno al decathleta Glenn Morris, dopo avergli già preferito un golfista nell'anno di Ann Arbor. Lasciò l'atletica a 23 anni. Prima s'impegnò a favore della campagna presidenziale di Alf London, poi si esibì contro cani, cavalli, addirittura motociclette. Investì senza successo in una catena di lavanderie, poi si diede a girare il mondo facendo conferenze e occupandosi di pubbliche relazioni. Morì di cancro ai polmoni a 67 anni.