Presidente degli Stati Uniti (Stony Batter, Pennsylvania, 1791 - Wheatland 1868); prima federalista, poi sempre più orientato verso la parte democratica, fu membro del Congresso dal 1821 al 1831. Dal 1833 membro del Senato, fu deciso sostenitore della politica espansionistica. Segretario di Stato (1845) con il presidente J. K. Polk, in tale veste negoziò vantaggiosamente con l'Inghilterra l'accordo del 1846 sui confini dell'Oregon. Nel 1856 fu eletto presidente. Impegnato a conciliare i democratici del nord con i democratici del sud sulla questione degli schiavi, con la teoria che il Congresso non poteva intervenire negli affari interni degli stati dove la schiavitù esisteva, fallì nello scopo e si andò orientando sempre più verso il punto di vista degli stati del sud. La questione dell'annessione del Kansas all'Unione come stato schiavista segnò virtualmente l'inizio della guerra civile che il B., ormai al termine della carica, cercò di scongiurare e poi di ritardare, pure iniziando preparativi militari. Dopo l'elezione a presidente di A. Lincoln (1860), il B. si ritirò a vita privata. Lasciò una autodifesa.