FROUDE, James Anthony
Storico e letterato inglese, nato il 23 aprile 1818 a Dartington (Devon), dove morì il 20 ottobre 1894. Trascorse due anni molto infelici nella scuola di Westminster, ai quali, molto probabilmente, fa allusione nel romanzo Shadows of ihe Clouds, pubblicato sotto lo pseudonimo di Zeta (1847). Nel 1835 entrò a Oxford. A quel tempo, Oxford era agitata dal movimento dei tractarians; Richard F., fratello di James, era uno dei discepoli di Newman più in vista. James non sfuggì al fascino personale di Newman, alle cui Lives of the English Saints collaborò. Questi studî lo persuasero che egli non simpatizzava con la posizione dei tractarians, dai quali si separò presto. Le sue simpatie inclinavano piuttosto verso Carlyle e i pensatori tedeschi; e la pubblicazione del romanzo Nemesis of Faith (1849) mostra quanto si fosse allontanato dall'ortodossia. Il libro fu pubblicamente bruciato all'Exeter College. Dopo alcuni mesi prese moglie, e a Londra fece la conoscenza di Clough e di Emerson, e divenne amico intimo e seguace di Carlyle. Scrisse per le riviste articoli di storia e di letteratura, e cominciò l'opera alla quale doveva attendere tutta la sua vita: The History of England in the sixteenth Century in dodici volumi, che furono pubblicati a intervalli tra il 1856 e il 1870.
Il suo stile vivo ed efficace pone F. fra i grandi prosatori del secolo; ma il valore della sua opera dal punto di vista storico è sciupato dall'atteggiamento anti-cattolico dell'autore, e da una costante mancanza di esattezza. Egli aveva della storia un senso più pittoresco che scientifico, e, come Carlyle, dava più importanza all'uomo che ai movimenti. Quindi per lui Enrico VIII, come capo della Riforma, è un eroe, e davanti ai difetti di lui rimane cieco. Come essayist F. ha maggior talento; e i quattro volumi dei suoi Short Studies (1867-1883) hanno portato un vero contributo alla letteratura inglese. Tra i suoi saggi migliori citiamo England's Forgotten Worthies, The Book of Job, e The Oxford Counter-Reformation.
Nel 1860, essendogli morta la moglie, fece ritorno a Londra, dove per quattordici anni diresse il Fraser's Magazine. Nel 1865 si risposò. Nel 1869 pose mano all'opera The English in Ireland in the eighteenth Century (1872-1874), nella quale attacca la politica di Gladstone in Irlanda. Nel 1874 intraprese un viaggio semi-ufficiale nell'Africa del Sud per farvi un'inchiesta sulle difficoltà che attraversava la Confederazione. Nel 1878 scrisse una breve biografia di Bunyan. Designato da Carlyle come suo unico esecutore testamentario per l'edizione dei suoi scritti, pubblicò nel 1881 due volumi di Reminiscences of Carlyle; nel 1882 la History of the first forty years of Carlyle's life e, nel 1883, The Letters and Memorials of Jane Welsh Carlyle. F. è stato molto criticato per l'uso fatto del suo materiale (v. carlyle, Bibliografia). Nel 1881 visitò la Norvegia, nel 1884 l'Australia, nel 1886 le Indie Occidentali e in seguito a questi viaggi scrisse Romsdal Fiord; Oceana, or England and her Colonies, e The English in the West Indies, or the bow of Ulusses with Illustrations by the Author. Nel 1892 fu nominato Regius Professor di storia moderna a Oxford. Il suo Life and Letters oj Erasmus (1894), basato sulle lezioni da lui tenute, gli procurò vivaci attacchi.
Bibl.: H. Paul, The life of I. A. F., Londra 1905; L. Stephen, Studies of a biographer, vol. III, 2ª ed., Londra 1907.