SCHAFFNER, Jakob
Scrittore tedesco, nato a Basilea il 14 novembre 1875, morto a Strasburgo, vittima di un bombardamento aereo, nel 1944. Rimasto orfano in tenera età fu educato in un istituto di beneficenza. Dopo aver girato tutta la Germania come apprendista calzolaio, pieno di odio per l'educazione pietista ricevuta e di disprezzo per la vita borghese, si stabilì come scrittore prima a Berlino e poi a Weimar.
La sua opera, ricca di tante esperienze umane, rientra in gran parte nella tradizione svizzera e più propriamente kelleriana, pur presentando grandi ineguaglianze di stile proprie di un autodidatta. Lo spunto è spesso autobiografico (Die Irrfahrten des Jonathan Bregger, 1905; Konrad Pilater, 1° vol. 1910, 2° vol. 1932).
Del suo interesse per i problemi religiosi ci dà testimonianza l'ambiziosa trilogia Johannes, 1922; Die Jünglingszeit des Johannes Schattenhold, 1930; Eine deutsche Wanderschaft, 1939 vanno inoltre ricordati Die Erlhöferin, 1908, arguta descrizione della vita di un villaggio svizzero; Der Bote Gottes, 1911, romanzo storico sulla guerra dei trent'anni; Der Dechant von Gottesbüren, 1917, in cui egli prende posizione sulla prima Guerra mondiale, Weisheit der Liebe, 1919; Der Mensch Krone, 1928; Die Predigt der Marienburg, 1931; e le raccolte di novelle Die goldene Fratze, 1912, e Föhnwind, 1929.
Bibl.: Gesammelte Werke, Stoccarda 1925; R. Faesi, J. S., in Gestalten und Wandlungen schweiz. Dichtung, 1922; A. Matthey, Über die Kunst des Gestaltens in der erzählenden Dichtung J. Sch.s (Diss.), Marburgo 1934.