JAIPUR (o Jeypore; cioè "città di Jai", nome del fondatore; A. T., 93-94)
È la principale città del Rajputana, nell'India inglese, 200 km. a O. di Agra, importante centro commerciale per la sua posizione intermedia fra le steppe desertiche, che si estendono a N., NO. e O., e il fertile bassopiano gangetico. È anche capoluogo d' uno stato d' egual nome, uno dei 21 del Rajputana, il quale s'estende per la massima parte su un penepiano sabbioso (sup. 40.343 kmq.; 2,5 milioni d'abitanti). Posta a 430 m. s. m., Jaipur è città d'origine recente, essendo stata fondata nel 1728 dal maharaja Jai Singh II (1699-1743), il quale s'accorse che la vecchia capitale (Amber, 7 km. N.) era in posizione troppo appartata. Guerriero, abile politico, astronomo, legislatore, egli stabilì ch'essa sorgesse in una verdeggiante pianura, cinta a E. e a N. da alcune nude colline (dove sorsero dei forti, tra cui, a NO., 593 m. s. m., quello delle Tigri, Nahargarh) e fissò una pianta regolare, con vie che si tagliano ad angolo retto; la maggiore, larga 34 m., è quella che corre da E. a O. per 3 km. e mezzo; altre, larghe 17 m., dividono la città in 6 quartieri (detti chauhri) e agli angoli formano delle piazze; i quartieri (che occupano 8 kmq.) sono poi essi pure percorsi da strade regolari di 9 m. Il tutto è poi circondato da un grosso muro, largo 7 m. Le case sono per lo più colorite di rosso, con ornamenti bianchi, balconi fioriti, terrazze; giallo è invece l'imponente palazzo del maharaja, una delle meraviglie dell'India, contenente anche un osservatorio astronomico (Yantra), con strumenti di grandi dimensioni (è nota soprattutto una meridiana, nella quale l'ombra del gnomone si sposta in modo visibile). È sede di alcune scuole superiori e di un museo industriale. Gli abitanti sono (1931) 144.362; 69% sono indù, 25% musulmani, 5% jaina. Vi sono fabbriche di gioielli (taglio di gemme) e oggetti artistici, tintorie, stabilimenti tessili (tele, tappeti), botteghe indigene caratteristiche.