Nome d'arte dell'attore e regista cinematografico di origine russa Jacques Tatiščev (Le Pecq, Val-d'Oise, 1907 - Parigi 1982); dapprima interprete di pantomime sportive nei music-hall, ha poi interpretato qualche cortometraggio comico. Il primo lungometraggio di successo è stato Jour de fête (1949), in cui iniziano a delinearsi i tratti caratteristici del suo cinema: una sintesi di comicità d'azione e di raffinata composizione dell'immagine, un sottile umorismo derivante dal graduale accumulo delle invenzioni e delle trovate nonché dal modo di inquadrare persone e oggetti e di riprodurre i suoni, e uno sguardo disincantato e penetrante. Nei film successivi (Les vacances de monsieur Hulot, 1953; Mon oncle, 1958; Playtime, 1968; Trafic, 1971), tutti diretti e interpretati da T. nella maschera del lunare Monsieur Hulot, sono stati raggiunti accenti di vera poesia, specie nella descrizione degli ambienti di provincia o della periferia di una grande città o di certi condizionamenti umani nellindustriale. Si ricorda ancora Parade (Il circo di Tati, 1974).