SIRMOND, Jacques
Nacque a Riom (Puy-de-Dôme) il 12 (o 22?) ottobre del 1559; studiò in un collegio di gesuiti, e entrò nell'ordine nel 1576. Insegnò umanità e rettorica per 5 anni a Parigi; quindi il padre Claudio Acquaviva, generale della compagnia, lo volle suo segretario in Roma, dove restò dal 1590 al 1608. Nel 1608 tornò in Francia; poi fu confessore di Luigi XIII, sinché non ne perdette la grazia. Morì a Parigi il 7 ottobre 1651.
Fu tra i rappresentanti più insigni degli studî d'erudizione sacra nella Chiesa. Scrisse in versi latini il suo viaggio a Roma (Opera varia, IV, 744-752). Collaborò agli Annali del Baronio, del quale fu amico e scrisse l'elogio funebre (ivi IV, 739-44). Scrisse la prefazione ai concilî, editi a Roma nel 1608 da Paolo V, e pubblicò i Concilia antiqua Galliae (Parigi 1629, voll. 3) e i Capitolari di Carlo il Calvo (Parigi 1623). Si debbono a lui prime edizioni o edizioni definitive (per il suo tempo) di molti autori antichi e medievali.
Fu suo nipote Jean S. (nato verso il 1589, morto nel 1639), partigiano di Richelieu, che lo nominò storiografo di Francia e membro dell'Accademia di Francia; scrisse parecchio (sotto pseudonimi diversi) per difendere la politica del Richelieu; fra l'altro Le coup d'État de Louis XIII (Parigi 1631), la Vie du cardinal d'Amboise (ivi 1631), che serve al S. per un panegirico del Richelieu, l'Avertissement aux princes sur les nouveaux mouvements du royaume (ivi 1631).
Bibl.: C. Sommervogel, Bibliothèque de la Compagnie de Jésus, VII, Bruxelles 1896, coll. 1237-1261.