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ROZIER, Jacques

di Giuseppe Gariazzo - Enciclopedia del Cinema (2004)
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Rozier, Jacques

Giuseppe Gariazzo

Regista cinematografico francese, nato a Parigi il 10 novembre 1926. Il suo nome è legato soprattutto al primo lungometraggio, Adieu Philippine (1963; Desideri nel sole), uno dei film più significativi della Nouvelle vague. Autore fortemente marginalizzato dal sistema produttivo, pur avendo dato un contributo essenziale al primo periodo dell'importante movimento francese, ha firmato pochi lungometraggi, lavorando spesso come assistente alla regia e regista di programmi televisivi.

Dopo aver frequentato a Parigi nel 1950-51 la scuola di cinematografia dell'IDHEC, nel 1954 lavorò come aiuto regista di Jean Renoir sul set del film French cancan (1955). Il suo esordio dietro la macchina da presa avvenne con la realizzazione, tra la fine degli anni Quaranta e l'inizio degli anni Cinquanta, di una serie di cortometraggi, dei quali La rentrée des classes (1955) e Blue jeans (1958) sono i più significativi. Nel primo lungometraggio, Adieu Philippine, dimostrò particolare sensibilità nel delineare gli atteggiamenti dei personaggi e grande capacità nel lavoro sul suono e sulla luce, seguendo, con toni leggeri, il passaggio dall'adolescenza all'età adulta di un ragazzo in attesa di partire per la guerra di Algeria e contemporaneamente attratto da due ragazze, tra le quali non sa scegliere. Il film ebbe problemi produttivi e fu un insuccesso commerciale, limitando la carriera cinematografica del regista.

Esemplare risulta il suo modo di filmare i corpi e gli spazi in una filmografia che, nel tempo, si è spostata dagli esterni assolati di Adieu Philippine o di La rentrée des classes (quest'ultimo realizzato con i contadini di un villaggio e vero e proprio trattato sulla luce), a set intermedi (il treno di Maine Océan, 1986, dove si intrecciano le avventure di un gruppo di personaggi che viaggiano da Parigi a Saint-Nazaire), fino agli interni di Fifi Martingale (2001), scatenata commedia d'ambientazione teatrale in cui lo sguardo del regista reinventa i luoghi dell'azione, in un'attenta riflessione sulle possibilità e sui limiti del vedere e del muoversi dentro e fuori la scena dell'arte e della vita.

Bibliografia

Nouvelle vague, a cura di R. Turigliatto, Torino 1985, passim.

Vedi anche
Nouvelle vague Corrente cinematografica francese degli anni 1960. Si trattò di un fenomeno complesso, costituito da un insieme più o meno circoscrivibile di autori, di avvenimenti, di film, di idee e di concezioni della regia nell’ambito del quale però risulta difficile individuare i tratti comuni profondi che legarono ... Jean Renoir Renoir ‹rënu̯àar›, Jean. - Regista cinematografico francese (Parigi 1894 - Beverly Hills 1979). Autore di straordinaria sensibilità artistica e morale, maestro dell'arte cinematografica, per le caratteristiche del suo stile che ne fanno uno degli autori 'moderni' per eccellenza, fu considerato un modello ... Teatro degli Indipendenti Teatro d’avanguardia fondato a Roma nel 1922 da A.G. Bragaglia. Fu attivo fino al 1931, mettendo in scena, oltre a un repertorio sperimentale, pantomime e spettacoli di danza. commèdia commèdia Secondo la definizione invalsa nel 16° sec., rappresentazione scenica, generalmente in versi, di una vicenda tratta dalla vita comune, che, attraverso un susseguirsi di casi divertenti, si risolve lietamente. Sopravvive oggi come forma d’arte drammatica pressoché unica, in cui però il lieto ...
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