Poeta e sceneggiatore francese (Neuilly-sur-Seine 1900 - Omonville-la-Petite, La Manche, 1977). Aderì al surrealismo (1926-30), ma se ne distaccò per tentare esperienze letterarie personali, segnate dal gusto per le divagazioni eleganti e lievemente paradossali. Nel cinema, oltre che con il fratello Pierre (1906-1988), per il quale sceneggiò tra l'altro L'affaire est dans le sac (1932) e Adieu Léonard (1943), collaborò con J. Renoir, A. Cayatte, C. Autant-Lara, J. Grémillon e soprattutto con M. Carné. La sua poesia, attenta agli aspetti quotidiani della realtà, ha spesso la leggerezza e la facilità delle parole per canzoni (Paroles, 1946, Spectacle, 1951, e La pluie et le beau temps, 1955, in parte tradotti in Il Prévert di Prévert, 1967; Histoires, et d'autres histoires, 1963, trad. it. 1973; Arbres, 1976, trad. it. 1978; Soleil de nuit, post., 1980). Talvolta i suoi versi accompagnano album di fotografie per bambini (Le petit lion, 1947, trad. it. 1956; Des bêtes ..., 1950) o forniscono rapidi commenti a immagini (Portraits de Picasso, 1959; Fatras, 1966, trad. it. 1968; Imaginaires, 1970). Scrisse anche per il teatro (La bataille de Fontenay, 1933).