Perrin, Jacques
Nome d'arte di Jacques Simonet, attore, produttore e regista cinematografico francese, nato a Parigi il 13 luglio 1941. Il suo volto particolare, pallido e melanconico, lo ha reso perfetto per i ruoli di personaggi disillusi, permettendogli di lavorare con alcuni dei principali registi italiani e francesi, e in particolare di creare un importante sodalizio artistico con Costantin Costa-Gavras. Nel 1966 per Un uomo a metà di Vittorio De Seta gli è stata conferita la Coppa Volpi alla Mostra del cinema di Venezia.Figlio d'arte (la madre era attrice e il padre lavorava alla Comédie Française), P. studiò arte drammatica nella capitale francese. Esordì precocemente sul grande schermo alla metà degli anni Cinquanta in ruoli minori finché nel 1961 non giunse la grande occasione come protagonista nel drammatico La ragazza con la valigia di Valerio Zurlini, regista con cui tornò a lavorare l'anno seguente in Cronaca familiare nella parte del fratello minore di Enrico (Marcello Mastroianni). Arrivò così la collaborazione con il regista e scrittore Pierre Schoendoerffer, con il quale interpretò nell'arco di venti anni una serie di personaggi in film di ambiente militare quali La 317e section (1965; 317° battaglione d'assalto), Le crabe-tambour (1977; L'uomo del fiume) e L'honneur d'un capitaine (1982). Fu invece nel 1965 che conobbe Costa-Gavras, alle prese con la sua opera prima, Compartiment tueurs (1965; Vagone letto per assassini), sodalizio confermato tre anni più tardi quando P. aiutò l'amico regista a produrre Z (1969; Z ‒ L'orgia del potere), che vinse l'Oscar come migliore film straniero nel 1970 e in cui interpretò anche il ruolo del fotoreporter. A partire dagli anni Settanta all'attività di attore, svolta principalmente tra la Francia e l'Italia, iniziò ad affiancare quella di produttore che finì per portargli maggiori soddisfazioni, tanto che nel 1977 vinse l'Oscar per il miglior film straniero con Noirs et blancs en couleur (1976; Bianco e nero a colori) di Jean-Jacques Annaud. Sempre per Costa-Gavras, interpretò e produsse altri due film: État de siège (1973; L'amerikano) e Section spéciale (1975; L'affare della sezione speciale). Sono questi per P. gli anni di lavoro più intensi. In Francia girò due film di Jacques Demy, Les demoiselles de Rochefort (1967; Josephine) e Peau d'âne (1970; La favolosa storia di Pelle d'asino). In Italia interpretò nel 1966 Un uomo a metà, nel ruolo di un giornalista destinato ad attraversare una profonda crisi interiore prima di capire le ragioni del suo male di vivere, per poi tornare a impersonare un militare in Il deserto dei Tartari, (1976) di Zurlini. Nel 1971 per Walerian Borowczyk produsse e interpretò Blanche nella parte di un dongiovanni.
Negli anni Ottanta P. ha rallentato l'attività cinematografica, soprattutto per il suo crescente interesse verso la produzione televisiva di programmi giornalistici, per poi tornare alla ribalta nel 1988 con un altro film italiano, Nuovo cinema Paradiso di Giuseppe Tornatore, mentre non ha ottenuto lo stesso successo con In nome del popolo sovrano (1990) di Luigi Magni e La corsa dell'innocente (1992) di Carlo Carlei. A partire dalla fine degli anni Novanta ha continuato ad alternare la sua presenza di interprete incisivo in film come Le pacte des loups (2001; Il patto dei lupi) di Christophe Gans, e Ti voglio bene Eugenio (2002) di Francisco José Fernandez, all'attività di regista incentrata sulla realizzazione del film Le peuple migrateur (2001; Il popolo migratore), originale documentario sugli uccelli migratori costatogli anni di lavoro.
Jacques Perrin: acteur, producteur, réalisateur, 48e Recontre internationale de cinéma 1996, Pontarlier 1996 (catalogo).