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NATANSON, Jacques

di Serafino Murri - Enciclopedia del Cinema (2004)
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Natanson, Jacques

Serafino Murri

Sceneggiatore, drammaturgo e regista cinematografico francese, nato ad Asnières (Hauts-de-Seine) il 15 maggio 1901 e morto ivi il 15 luglio 1975. Dialoghista di grande sapienza formale, si fece conoscere a livello internazionale per un'assidua collaborazione con il regista Max Ophuls grazie alla quale ottenne nel 1950 la nomination all'Oscar per la sceneggiatura di La ronde (La ronde ‒ Il piacere e l'amore).

Drammaturgo di talento, si mise in luce scrivendo testi teatrali e debuttò nel cinema come sceneggiatore ai primordi del sonoro. Dopo l'esordio in veste di co-sceneggiatore del futuro regista Henri-Georges Clouzot per Un soir de rafle (1931; Di notte a Parigi) di Carmine Gallone, intraprese con la realizzazione di Grandeur et décadence nel 1933 una breve e non molto fortunata carriera di regista, che si concluse nel 1936, anno del suo ultimo film, Les gais lurons. Contemporaneamente aveva continuato a dedicarsi alla scrittura di commedie sentimentali di una certa raffinatezza, talvolta in coppia con Emeric Pressburger, con il quale realizzò la sceneggiatura di Incognito (1933) di Kurt Gerron, curandone i dialoghi. Tra i film degli anni Trenta, sono da ricordare Mademoiselle docteur (1936) di George W. Pabst, interpretato da Dita Parlo e scritto con Herman J. Mankiewicz. Nel 1940 N. diede inizio a una fertile collaborazione con Ophuls, scrivendo De Mayerling à Sarajevo (Da Mayerling a Sarajevo), melodramma in costume sull'arciduca Francesco Ferdinando d'Austria. Nel 1946 scrisse con il regista André Cayatte la commedia Sérénade aux nuages, per poi passare a realizzare la gran parte degli ultimi film di Ophuls, tutti tratti da opere letterarie, cui offrì uno stile elegante e un'arguzia aneddotica che si fusero egregiamente con il nitore e la perfezione formale delle immagini tipici del regista: tra di essi La ronde, uno dei più efficaci adattamenti cinematografici del mondo poetico di A. Schnitzler, Le plaisir (1952; Il piacere), ispirato ai racconti di G. de Maupassant, e Lola Montès (1955), tratto da una novella di C. Saint-Laurent. Tra le altre sceneggiature di N., di rilievo quella scritta nel 1953 con il regista Henri Decoin per il film Dortoir des grandes, interpretato da Jean Marais e Jeanne Moreau.

Vedi anche
Henri-Georges Clouzot Clouzot ‹kluʃó›, Henri-Georges. - Regista cinematografico francese (Niort 1907 - Parigi 1977); giornalista, esordì nel cinema come aiuto regista e sceneggiatore. Nel 1942 diresse il suo primo lungometraggio (L'assassin habite au 21), cui seguirono Le corbeau (1943) e Quai des Orfèvres (Legittima difesa, ... melodramma In letteratura, il testo poetico destinato alla musica, soprattutto nei casi in cui tale testo ha importanza rilevante rispetto alla musica o ha avuto una sua vita indipendente (come nel caso dei melodramma di P. Metastasio); negli altri casi, si parla correntemente di libretto d’opera. ● Per il significato ... Dita Parlo Nome d'arte dell'attrice Grethe Gerda Kornstadt (Stettino 1906 - Parigi 1971). Lanciata da E. Pommer con Die Dame mit der Maske (1928), diede le sue prove migliori nel cinema francese con registi come J. Vigo (L'Atalante, 1934), G. W. Pabst (Mademoiselle docteur, 1936), J. Renoir (La grande illusion, ... Emeric Pressburger Pressburger ‹prèsburġër›, Emeric. - Sceneggiatore, regista e produttore cinematografico (Miskolc 1902 - Londra 1988). Giornalista, dal 1930 scrisse sceneggiature in Germania, Francia e Gran Bretagna (tra gli altri, per M. Ophüls e R. Siodmak). Nel 1939 cominciò la collaborazione con M. Powell (v.), insieme ...
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