GAFFAREL, Jacques
Orientalista e occultista, nato a Mannes (Provenza) nel 1601, morto a Sigonce (Provenza) nel 1681. Ecclesiastico, dottore in teologia e in diritto canonico, pare sia stato inviato a Roma, nel 1626, dal cardinale di Richelieu, ad acquistare libri rari; certo fu a Roma nel 1632, e divenne amico di L. Allacci, bibliotecario al Vaticano. Fu a Venezia l'anno seguente, ospite dell'ambasciatore di Francia, poi fece un viaggio in Grecia e in Asia. Aveva pubblicato le Curiositez inouyes sur la sculpture talismanique des Persans, Horoscope des Patriarches et Lecture des Estoilles (Parigi 1629), libro che difendeva la serietà e il valore di varie dottrine filosofiche e mistiche dell'Oriente, e che, fatto segno ad attacchi e persecuzioni, egli dovette sconfessare due volte. Tornato dall'anzidetto viaggio, trovò l'ambiente assai calmato, divenne elemosiniere del re, protonotario apostolico e si dedicò alla propaganda per la conversione dei calvinisti. Nell'ultimo tempo della sua vita si ritirò nel suo priorato di Sigonce, dove morì.
Lasciò varie altre opere, oltre le Curiositez anzidette: Abdita divinae cabalae mysteria... (Parigi 1625); Quaestio pacifica... (ivi 1645), ecc. Aveva progettato un'Histoire universelle du monde souterrain, che doveva comprendere la descrizione di tutte le più interessanti cavità, grotte e spelonche esistenti, ma ne uscì il solo prospetto (Parigi 1666), oggi rarissimo.
Bibl.: E. Mangenot, in Dict. de théol. cath., VI, i, Parigi 1924, s.v. (con bibliografia).