Incisore e disegnatore (Nancy 1592 o 1594 - ivi 1635). Nel 1607 cominciò a riprodurre all'incisione le opere dei grandi pittori. Nel 1608 si recò a Roma; dal 1611 fu poi a Firenze, dove, scegliendo l'acquaforte come mezzo più rispondente alla sua creatività, incise i suoi primi capolavori: Guerra d'amore, Guerra di bellezza (1616), i Capricci (1617), la Fiera dell'Impruneta (1620). Nel 1621 tornò a Nancy, con materiale in parte elaborato durante il soggiorno italiano, stampò i Balli di Sfessania, Les Bohémiens, i Baroni, ecc. Nel 1626 incise l'Assedio di Breda, nel 1629 l'Assedio della Rochelle. Tra il 1630 e il 1635 incise il Libro dei santi e Le grandi miserie della guerra. L'arte del C. è tra le più originali espressioni del Seicento francese. Nelle sue composizioni larghe e ariose, la più sbrigliata libertà fantastica si accompagna alla tagliente esattezza del segno e alla sensibilissima modulazione della luce. I temi preferiti (soldati, straccioni, ecc.) sono i motivi di una visione nello stesso tempo elegantissima e pittoresca.