BONGARS, Jacques
Calvinista francese, diplomatico ed erudito, nato a Orléans nel 1554, morto a Parigi il 29 luglio 1612. Prima in Germania, a Marburgo e a Jena, ancor giovinetto, poi a Orleans e a Bourges (sotto il Cuiacio) e a Roma, studiò diritto e lettere latine e greche, dando alle stampe nel 1581 quel libro: Iustinus, Trogi Pompei Historiarum Philippicarum epitoma ecc., che doveva subito collocare il suo nome tra quelli dei più insigni rappresentanti del Rinascimento francese. Viaggiò poi, trentenne, in Oriente, sempre a scopo di studio, e fu a Costantinopoli; ma al ritorno s'incontrò a Francoforte con Segur Pardaillan, rappresentante del re di Navarra, il quale riuscì a fare di lui un agente diplomatico. Iniziò così una multiforme e lunga attività politica che doveva chiudersi soltanto con la morte, a due anni di distanza dal suo re Enrico IV. Inviato ad Elisabetta Tudor e poi in Olanda, meritò la piena fiducia del principe e dei calvinisti, di cui seguiva scrupolosamente la fede, e però nel 1593 ebbe il titolo di residente per il re di Francia presso i principi del Sacro Romano Impero. Conoscitore della lingua e della mentalità tedesca, riformata e cattolica, per circa vent'anni non ebbe requie, sempre mescolato ai più intricati affari diplomatici, sempre in lotta con la Casa d'Austria collegata a quella di Spagna e sempre fedelissimo al programma di Enrico IV. Ciò nonostante, trovò il tempo di occuparsi degli studî prediletti, con intelligenza e metodo senza dubbio mirabili; e restano di lui, proprio del periodo della sua maggiore attività diplomatica, la Collectio Rerum Hungaricarum Scriptorum (Francoforte 1600) e la più celebre raccolta delle cronache riguardanti le Crociate - Gesta Dei per Francos (Hanau 1611) - la quale opera colloca il B. tra i precursori di L. A. Muratori.
Dopo la sua morte furono pubblicati a Leida, nel 1647 (e poi nel 1695), due volumi di Epistolae, alle quali in ogni tempo eruditi e storici attinsero largamente e con profitto. Le sue carte e numerosi manoscritti che gli appartennero passarono in gran parte a Berna e in parte nelle biblioteche parigine.
Bibl.: H. Hagen, Jacobus Bongartius, Berna 1874; L. Anquez, Henri IV et l'Allemagne, Parigi 1887.