Scrittore francese (Antibes 1899 - Parigi 1965). Nella sua produzione letteraria è reperibile, soprattutto in un primo tempo, il segno dell'educazione surrealista che ebbe inizio intorno al 1925, in seguito al suo incontro, a Parigi, con B. Péret. Ma nelle metafore bizzarre, nell'irrazionalismo talvolta paradossale delle situazioni e dell'espressione, A. rivela la sua volontà di andar contro corrente, e il suo fondamentale simbolismo si colora di un umorismo e di un'ironia a volte eccessivi. Tra le sue opere di poesia: L'Empire et la Trappe (1930); Des tonnes de semence (1941); Toujours (1944); Ange aux entrailles (1964); tra i romanzi: Abraxas (1938); Septième (1939); Urujac (1941); Cent jours (1950); Le globe dans la main (1952); Les enfants naturels (1956); Les tombeaux ferment mal (1964); tra le opere teatrali (raccolte in Théâtre, 5 voll., 1948-1962): L'Ampélour (1937); Quoat-Quoat (1946); Le mal court (1947); Les femmes du boeuf (1948); Le cavalier seul (1955); La Hobereaute (1959). Ha pubblicato nel 1965 una raccolta di ricordi, Dimanche m'attend.