AVED, Jacques-André-Joseph
Ritrattista francese, nato a Douai il 12 gennaio 1702, morto a Parigi il 4 marzo 1766. Di origine olandese, studiò ad Amsterdam con Bernard Picard, poi lavorò a Parigi nello studio del Belle dove si legò d'amicizia con lo Chardin. Fu ricevuto all'Accademia nel 1726, ma non ebbe alcuna commissione ufficiale. Diventato il pittore della borghesia di Parigi, espose al Salon del 1738 il ritratto del poeta Jean-Baptiste Rousseau, che stabilì la sua fama; nel 1739, quello di Madame de Baquencourt; nel 1741, quello di Madame Crozat, ora al museo di Montpellier, per lungo tempo attribuito allo Chardin. Durante un soggiorno in Olanda, dove l'artista aveva conservato degli amici, dipinse il ritratto dello Statolder, che si conserva nel museo di Amsterdam. Due opere dell'A. sono qualcosa di più d'un semplice ritratto: una, al museo di Versailles, rappresenta l'ambasciatore di Turchia (1742) su una terrazza sulla riva del Bosforo; l'altra, nel Castello di Ancy-le-Franc, rappresenta il maresciallo di Clermont-Tonnerre (1759) su un fondo di paesaggio. La composizione ebbe le lodi del Diderot; ma la critica non fu in generale indulgente per l'A., che possedeva una tecnica sicura ma mancava di brio.
Bibl.: Ch. Cornault, Note sur J. A., in Société des B.-A. des départements, 1878-79; P. Dorbec, Le portraitiste A. et Chardin portraitiste, in Gaz. des Beaux-Arts, XXXII (1904), pp. 89 segg., 215 segg., 341 segg.; A. Joubin, Le portrait de Madame Crozat, in Gaz. des Beaux-Arts, 1920, I, p. 425 segg.; G. Wildenstein, Aved, Parigi 1922. (Quasi tutte le opere conosciute del pittore vi sono riprodotte).