Risset, Jacqueline
Poetessa e saggista francese, nata a Besançon (Doubs) il 25 maggio 1936. Trasferitasi in Italia, è stata lettrice di lingua francese presso l'Università di Roma "La Sapienza" dal 1963; professore ordinario di letteratura francese dal 1973, attualmente insegna presso l'Università degli Studi Roma Tre. Dal 1966 al 1983 è stata redattrice della rivista di letteratura sperimentale Tel Quel, dei cui poeti (M. Pleynet, J.-P. Faye, D. Roche) ha curato un'antologia italiana (Poeti di Tel Quel, in collab. con A. Giuliani, 1968). Nel 1998 ha ricevuto dal suo paese la Legion d'onore per meriti culturali.
La scrittura in versi di R. matura in un ambito sperimentale, influenzata dagli autori di Tel Quel e da alcuni fondamentali esiti della poesia francese antica e contemporanea. Nel 1971 ha pubblicato il suo primo libro in versi, Jeu. L'interesse per la poesia delle origini (soprattutto i provenzali e Dante) è emerso nelle successive raccolte (La traduction commence, 1978; Sept passages de la vie d'une femme, 1985; Petits éléments de physique amoureuse, 1991), e particolarmente in L'amour de loin (1988; trad. it. della stessa autrice, 1993), con risoluzioni stilistiche e contenuti oscillanti tra il modello provenzale e la sensibilità novecentesca. Questo tratto, caratteristico del percorso poetico di R., affiora anche in Puissance du sommeil (1997), singolare commistione tra la forma del saggio e quella del racconto.
Sempre al 1971 risale il suo esordio come saggista (L'anagramme du désir: essai sur la Délie de Maurice Scève). Sono seguiti: Il paradiso della ragione: l'ordine e l'avventura nella tradizione letteraria (1972); L'invenzione e il modello (1973); Marcelin Pleynet (1988); La letteratura e il suo doppio. Sul metodo critico di Giovanni Macchia (1991). Il suo interesse per Dante è testimoniato da numerosi lavori: Dante écrivain ou l'Intelletto d'amore (1982; trad. it. 1984); la notevole traduzione in francese della Commedia (3 voll., 1985-90); la biografia Dante: une vie (1995; trad. it. 1995); infine la presentazione della Divina Commedia illustrata da S. Botticelli (1996). Dalla collaborazione e amicizia con F. Fellini sono nati la postfazione a Block-notes di un regista (1988) e gli scritti raccolti in L'incantatore (1994). R. è inoltre autrice di importanti introduzioni a edizioni italiane di autori francesi (F. Ponge, Il partito preso delle cose, 1968; M. Scève, Délie, 1975; G. Deleuze, F. Guattari, Rizoma, 1977; Ch.-A. Sainte-Beuve, I miei veleni, 1984; M. Proust, Un amore di Swann, 1991). La sua esperienza di traduttrice comprende versioni in italiano da Ph. Sollers (Dramma, 1967; Il parco, 1967) e da C. Esteban (Diario immobile, 1987).
bibliografia
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