JACOTIN
. Con questo nome è indicato nelle raccolte polifoniche cinquecentesche il musicista fiammingo Jacob Godebrye, intorno al quale si hanno scarse notizie. Si sa soltanto che il 9 luglio 1479 ricevette un beneficio in qualità di cappellano di Notre Dame di Anversa, ove trovavasi come cantore; in quest'ufficio rimase sino alla morte (24 marzo 1429; secondo R. Eitner 1428).
La sua opera non è stata sinora oggetto di studî particolari; nel genere religioso, oltre ad alcune messe conservate manoscritte in archivî romani, si hanno di lui varî mottetti pubblicati nella raccolta di O. Petrucci Motetti della Corona (1519), nel Novum opus musicum (1537) di Ott, e in Concentus octo, sex, quinque et quattuor vocum (1545) di Salblinger. Nel genere profano coltivò specialmente la canzone francese e in tali composizioni fu notevolmente pregiato: ci sono conservate sue canzoni nelle più celebri raccolte del tempo: Bicinia (1545) di G. Rhaw e soprattutto in quelle di P. Attaingnant (V, VI e IX libro, 1530-35) e ancora in quelle di Le Roy e Ballard (VI libro delle Chansons nouvellement composcées (1556) e in Recueil des recueils (1563-64).