Moleschott, Jacob
Fisiologo olandese naturalizzato italiano (‘s-Hertongenbosch 1822 - Roma 1893). Esercitò la professione medica a Utrecht, insegnò poi a Heidelberg chimica fisiologica, anatomia comparata, fisiologia e antropologia. Abbandonata la cattedra per dissidi con i colleghi, insegnò al politecnico di Zurigo; durante questo periodo incontrò F. De Sanctis, il quale in seguito, quando fu ministro dell’Istruzione, lo chiamò all’univ. di Torino, e poi a quella di Roma per affidargli la cattedra di fisiologia. Fu anche nominato senatore. I suoi contributi riguardano i processi respiratori, l’innervazione cardiaca, la biligenesi, l’azione della luce sull’organismo e molti altri argomenti di fisiologia e di chimica biologica. Sostenitore di un positivismo materialistico ostile a qualsiasi concetto antropomorfico o teleologico, sottolineò il ruolo dei determinanti materiali nella vita umana e vide nei modelli meccanicistici della scienza gli unici schemi esplicativi validi in assoluto. Notevole fu la sua influenza in Italia, specie sulla scuola antropologica di C. Lombroso.