LONDON, Jack (John Griffith London)
Romanziere americano, nato a S. Francisco il 12 gennaio 1876, morto a Glen Ellen (California) il 22 novembre 1916. Fece il pescatore, il marinaio, il cercatore d'oro nel Klondike, il coltivatore, il giornalista (corrispondente nella guerra russo-giapponese, 1904). Costruì uno yacht di 15 metri col quale visitò con la moglie le isole del Pacifico (The Cruise of the "Snark", 1911).
Vissuto in un periodo dominato dall'evoluzionismo biologico e filosofico, il L., autodidatta, fu soprattutto colpito, nella sua vita avventurosa, dalla lotta degli uomini contro l'ambiente naturale e dall'influsso di questo sulla formazione degl'individui. Il suo spirito di Americano che aveva solo da risalire un paio di generazioni per trovare i pionieri alle prese con la natura vergine, poté nelle teorie evoluzionistiche soddisfare il bisogno di continuità della coscienza. Questo fatto e le inesauribili risorse offertegli dalle regioni selvagge visitate, consentirono al L. di scrivere in pochi anni circa 40 volumi, i quali risentono nello stile, vivace ma frequentemente prolisso e trascurato, l'affrettata composizione. La donna che, tra due rivali, diviene premio del vincitore, è uno dei suoi motivi più frequenti. Dei suoi romanzi, Martin Eden (1909) e John Barleycorn (1913) sono i più direttamente autobiografici. Inoltre: The Son of the wolf (1900); The Call of the wild (1903); Sea Wolf (1904); White Fang (1906); e gli scritti socialisti: People of the Abyss (1903); War of the classes (1905); The Iron Heel (1908); Revolution (1910). Gli scritti del L. sono tradotti in tutte le lingue; una ventina anche in italiano.
Bibl.: Charnian London (moglie di J. L.), The Book of Jack London, voll. 2, Londra 1921; trad. ital., Milano 1929, voll. 2.