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CLAYTON, Jack

di Emanuela Martini - Enciclopedia del Cinema (2003)
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Clayton, Jack

Emanuela Martini

Regista e produttore inglese, nato a Brighton il 1° marzo 1921 e morto a Slough il 26 febbraio 1995. L'eleganza e la raffinatezza nel rendere le atmosfere torbide e impalpabili nell'ambito dei due generi prediletti, il mélo e l'horror psicologico, rappresentano i tratti più caratteristici del suo stile anche se non sempre hanno trovato nelle sue opere reale compiutezza espressiva.

Cominciò a lavorare nel cinema a quattordici anni, come montatore e aiuto regista alla 20th Century-Fox, alla Columbia Pictures e infine alla London Film Productions di Alexander Korda. Durante la Seconda guerra mondiale fu operatore, montatore e regista nell'unità cinematografica della RAF. Alla fine della guerra tornò a collaborare con Korda, prima come aiuto regista e poi come direttore di produzione. Dal 1949 al 1958 fu per la Romulus Films produttore associato di una dozzina di film. L'esordio nella regia avvenne invece nel 1955 con il mediometraggio The bespoke overcoat (di cui fu anche produttore), adattamento del racconto Šinel′ (Il cappotto) di N.V. Gogol′, che vinse un premio a Venezia e un Oscar. Il suo primo lungometraggio fu un successo internazionale e un 'caso' cinematografico: Room at the top (1959; La strada dei quartieri alti), che sconfisse il moralismo della censura britannica e aprì la strada alla franchezza realistica dei lungometraggi del Free Cinema. Vincitore di due Oscar (che andarono a Neil Paterson, per la migliore sceneggiatura non originale, e a Simone Signoret, interprete femminile), tratto dal romanzo di J. Braine, narra l'ascesa sociale compiuta da un giovane arrivista attraverso relazioni sessuali e il matrimonio, e il suo impianto melodrammatico ricorda An American tragedy di T. Dreiser, per l'atmosfera disfatta e disperata che C. riesce a creare e per la sotterranea sensualità che lo pervade. Il film, molto amato dal pubblico, fu poco apprezzato dalla critica (soprattutto in patria), che vide in esso una storia morbosa in una confezione elegante, e dai sostenitori del nuovo realismo. Ancora più notevole è, forse, il successivo, The innocents (1961; Suspense), un incubo gotico raffinato e inquietante che riesce a conservare la tensione ambigua del racconto da cui è tratto (The turn of the screw di H. James, adattato tra gli altri da Truman Capote), e nuovamente rivela gli umori morbosi che scorrono sotto la repressione. C. girò quindi un melodramma di ambientazione casalinga e realistica, The pumpkin eater (1964; Frenesia del piacere, su sceneggiatura di Harold Pinter), con una grande interpretazione di Anne Bancroft (premiata a Cannes), e un horror sui generis, Our mother's house (1967; Tutte le sere alle nove), sull'inquietante rapporto tra un padre proletario e distratto e i sette figliastri. Si trasferì poi negli Stati Uniti, dove diresse The great Gatsby (1974; Il grande Gatsby), fiacca e patinata versione hol-lywoodiana del romanzo di F.S. Fitzgerald e occasione sprecata per la sua vena sfumata. Gli ultimi film che diresse furono Something wicked this way comes (1983; Qualcosa di sinistro sta per accadere), bizzarro horror tratto da un romanzo di R. Bradbury e dallo stesso scrittore sceneggiato, e il calligrafico The lonely passion of Judith Hearne (1987; La segreta passione di Judith Hearne).

Bibliografia

G.M.A. Gaston, Jack Clayton: a guide to references and resources, Boston 1981; N. Sinyard, Jack Clayton, Manchester 2000.

Vedi anche
Deborah Kerr Kerr ‹kàa›, Deborah. - Attrice cinematografica (n. Helensburgh, Scozia, 1921 - Botesdale, Suffolk, 2007); dopo un esordio come ballerina al Sadler's Wells Theatre, passò alla prosa partecipando a varî spettacoli e nel 1940 esordì nel cinema in Inghilterra (Major Barbara). Affermatasi con Black Narcissus ... Simone Signoret Signoret ‹sin'orè›, Simone. - Nome d'arte dell'attrice Simone Kaminker (Wiesbaden 1921 - Autheuil, Eure, 1985). È assai nota per alcune valide interpretazioni teatrali, tra cui Les sorcières de Salem (The crucible) di A. Miller (1954, poi portato sullo schermo, 1957), e per i ruoli, particolarmente drammatici, ... free cinema Movimento cinematografico nato in Inghilterra intorno alla metà degli anni 1950. Autori di punta e ideatori ne furono L. Anderson, K. Reisz, T. Richardson, che proclamavano la necessità di uno svecchiamento della cinematografia nazionale e auspicavano la nascita di un cinema libero, poetico, attento ... Mia Farrow Farrow ‹fä´rou›, Mia. - Attrice statunitense (n. Los Angeles 1945), figlia del regista J. Farrow (1904-1963) e dell'attrice M. O'Sullivan. Divenuta nota per l'interpretazione di Rosemary's baby (1968) di R. Polanski, e dopo aver recitato con J. Losey (Secret ceremony, 1968), P. Yates (John and Mary, ...
Categorie
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  • Clayton, Jack
    Enciclopedia on line
    Regista cinematografico britannico (Brighton 1921 - Slough 1995); aiuto regista e produttore associato, ha esordito nella regia nel 1955 con The Bespoke overcoat. I suoi successivi tre film: Room at the top (La strada dei quartieri alti, 1959), The innocents (Suspense, 1961), The Pumpkin eater (Frenesia ...
Vocabolario
black-jack
black-jack ‹blä′kǧäk›, locuz. ingl. (propr. «fante nero»), usata in ital. come s. m. – Gioco d’azzardo simile al sette e mezzo, che si gioca con due mazzi di carte.
jack²
jack2 jack2 〈ǧäk〉 s. ingl. [etimo incerto] (pl. jacks 〈ǧäks〉), usato in ital. al masch. – La bandiera di bompresso che le navi da guerra, quando sono all’ancora, alzano su apposita asta fissa sul bompresso o all’estrema prora. Nella lingua...
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