ANDRIČ, Ivo (I, p. 218)
Scrittore iugoslavo, morto a Belgrado il 13 marzo 1975; premio Nobel per la letteratura nel 1961. Dopo due nuovi volumi di Pripovetke ("Racconti", 1931,1936), A. si affermò definitivamente come uno dei maggiori scrittori europei con la trilogia composta durante l'occupazione della Iugoslavia da parte dei fascisti (che lo deposero dalla sua carica di ambasciatore a Berlino) e comparve, nel 1945, all'atto della liberazione: Na Drini ćuprija ("Il ponte sulla Drina", che ottenne il premio per il romanzo dal governo federale iugoslavo), Travnička hronika "La cronaca di Travnik", romanzo in forma di cronaca), Gospoßica ("La signorina", romanzo di ambiente urbano, meno riuscito dei due precedenti). Nel 1947 comparvero ancora Pripovijetke ("Racconti"), nel 1949 Nove pripovetke ("Nuovi racconti"), nel 1956 un romanzo breve: Prokleta avlija ("Il cortile maledetto") e altri racconti, nel 1960: Lica ("Volti"). Una raccolta di opere in 10 voll. (Sabrana djela) è stata pubblicata nel 1963. Artista completo, lontano da ogni moda letteraria e da ogni forma d'impegno politico, ha sondato, con grande capacità di rilievo drammatico, i "destini" di epoche remote e oscure del suo popolo (soprattutto sotto la dominazione turca).
Bibl.: A. Cronia, Storia della letter. serbo-croata, Milano 1956; P. Dzadzic, La vie et l'øuvre de I. Andrič, Parigi 1965.