Narratore (Travnik, Bosnia, 1892 - Belgrado 1975). Dai primi tentativi in versi (Nemiri "Inquietudine", 1920) e in prosa (Ex Ponto, 1918), che rivelano uno spirito meditativo, eminentemente lirico, passò presto alla narrativa, da principio ancora indulgente al fantastico (Put Alije Derzeleza "Il viaggio di A. D.", 1920), ma poi (Pripovijetke "Racconti", 1924, 1931, 1936, 1949; Na Drini ćuprija "Il ponte sulla Drina", 1945, trad. it. 1960; Travnička hronika "La cronaca di Travnik", 1945, trad. it. 1961; Gospodica "La signorina", 1945, trad. it. 1962; Prokleta avlija "Il cortile maledetto", 1954, trad. it. 1962) limitata all'essenziale, intimamente realistica, con intensi approfondimenti psicologici. Quasi tutti i racconti raffigurano tipi e avvenimenti della Bosnia, che ha trovato in A. il suo più grande poeta. Nel 1961 gli fu assegnato il premio Nobel per la letteratura.