Narratore svedese (Ösmo, Stoccolma, 1901 - ivi 1990). Autodidatta, girò per l'Europa svolgendo i più diversi mestieri e approdò alla letteratura dopo dure esperienze di lavoro manuale. Dedicò gran parte della sua produzione alla denuncia delle disumane condizioni del bracciantato agricolo svedese e della miseria fisica e morale prodotta dall'inurbamento. Ai primi libri di viaggi, artisticamente modesti, fecero seguito romanzi e racconti: Godnatt, jord ("Buona notte, terra", 1933); Kungsgatan ("La via del re", 1935); Statarna ("I braccianti", 2 voll., 1936-37); Bara en mor ("Solo una madre", 1939); la trilogia autobiografica Analfabeten ("L'analfabeta", 1951), Gärdfarihandlaren ("Il venditore ambulante", 1953), Stockholmaren ("A Stoccolma", 1954); Journalisten ("Il giornalista", 1956); Forfattaren ("Lo scrittore", 1957); Socialisten ("Il socialista", 1958); Soldaten ("Il soldato", 1959); Proletärforfattaren ("Lo scrittore proletario", 1960). Dopo sette volumi di racconti (1968-72) dedicati ognuno a un peccato capitale, lo scrittore ritornò ai romanzi autobiografici con Pubertet ("Pubertà", 1978); Asfalt ("Asfalto", 1979); Tröskeln ("La soglia", 1982); Frihet ("Libertà", 1985).