Storico e poeta croato-dalmata (Sebenico 1580 - Roma 1637); studiò a Roma presso i gesuiti, fu canonico a Sebenico (1606) e, dal 1627, a Zagabria; dal 1631 al 1635 fu vescovo titolare della Bosnia, ma risiedette soprattutto a Zagabria e a Roma, occupandosi per conto di Propaganda Fide di pubblicare libri liturgici in glagolitico. Come storico creò veri e proprî falsi e nella sua Vita Iustiniani (circa 1619) sostenne che l'imperatore romano era slavo. Falsificò pure la bolla di papa Silvestro II (27 marzo 1000) che dava a Stefano I, re d'Ungheria, il diritto di nominare vescovi e istituire nuovi vescovadi.