BECKIJ, Ivan Ivanovič
Figlio naturale del principe I. J. Trubeckoj, nacque in Svezia nei primi anni del sec. XVIII al tempo in cui suo padre si trovava in prigionia. Dopo aver passato gli anni giovanili all'estero (in Danimarca e Francia), nel 1728 ebbe il posto di aiutante presso il padre, allora maresciallo; sotto Pietro III venne nominato direttore principale della cancelleria delle costruzioni, e rimase il principale collaboratore di Caterina II per le costruzioni dei palazzi e giardini imperiali e per le costruzioni nelle città di Pietroburgo, Mosca, ecc. Nel 1762 B. fu posto alla testa dell'Accademia delle arti, e costruì per l'Accademia un nuovo edificio; nel 1764 elaborò per essa un nuovo statuto; poi, per incarico di Caterina II, comprò quadri e statue all'estero per la collezione imperiale. Notevole attività svolse anche nell'organizzazione dell'istruzione popolare. Al suo nome sono legate l'istituzione della casa di educazione per i trovatelli a Mosca (1763), l'istituzione del primo istituto scolastico per donne nobili presso il monastero della Resurrezione a Pietroburgo, la riforma del corpo dei cadetti, l'inizio dell'istruzione commerciale in Russia. L'ampia cultura europea, acquistata dal B. durante i suoi viaggi nell'Europa occidentale, si riflette nella serie degli statuti, istruzionì e piani da lui elaborati per la cultura popolare. Le idee di Locke, di Fénelon e di Rousseau sono a base della "Costituzione generale sull'educazione dei giovani d'ambo i sessi" da lui elaborata e pubblicata nel 1764. Il B. morì nel 1795.
Bibl.: Particolari biografici nel libro di P. M. Majkov, Iv. Iv. B., Pietroburgo 1904. Sull'attività pedagogica di B. cfr. Rozdestvenskij, Očerki istorii sistem narodnago prosveščenija v Rossii (Saggio di storia dei sistemi di cultura popolare in Russia), I, Pietroburgo 1912.