Figlio di Marco Antonio il triunviro e di Fulvia. Dopo la morte del padre fu protetto da Augusto, che gli affidò importanti uffici (pretura nel 13, consolato nel 10 a. C.). Ma essendosi reso colpevole di adulterio con Giulia, figlia di Augusto, fu condannato a morte: A. prevenne l'esecuzione uccidendosi (2 a. C.).